Sbiancamento dei denti: cosa puoi fare dal dentista

Bianco? Più bianco? Tutto sullo sbiancamento dei denti in 7 punti

1) Cos’è lo “sbiancamento dentale”?

I denti , con l’invecchiamento, purtroppo si comportano in maniera opposta ai capelli: mentre i primo scuriscono, i secondi imbiancano.
Per questo ci piacciono i denti bianchi, perché ci fanno apparire e sentire più giovani!
In realtà in alcuni casi e per vari motivi, anche nei giovanissimi si possono trovare denti scuri.
In tutte queste situazioni le moderne tecniche di sbiancamento dentale ci permettono di ottenere un sorriso smagliante in modo sicuro e veloce.
In cosa consiste lo sbiancamento dei denti professionale che puoi fare dal dentista? Nell’applicazione, sui denti di un gel sbiancante a base di perossido di carbamide che, liberando ossigeno, penetra nel dente sbiancandolo.

2) Come si fa?

L’applicazione del gel sbiancante può avvenire in studio, utilizzando una lampada a led che potenzia l’attivazione dello sbiancante rendendolo più efficace. Oppure può avvenire a casa del paziente. In questo caso viene fornito un kit con delle mascherine personalizzate e delle siringhe di gel da applicare dentro le mascherine stesse, le quali verranno indossate durante la notte.

3) Crea problemi tipo dolore o danni ai denti?

Se correttamente applicato lo sbiancamento può provocare solo una lieve ipersensibilità dei denti che scompare dopo uno o due giorni dal trattamento. Le gengive vengono sempre protette per evitare qualunque irritazione, così come gli occhi che vengono schermati con occhiali che filtrano la luce blu della lampada a led. Lo smalto dei denti non viene danneggiato dal perossido di carbamide in particolare se usato a concentrazioni non troppo elevate.

4) Quali controindicazioni o precauzioni ci sono?

La bocca deve essere sana e pulita perché si possa fare il trattamento sbiancante dei denti. Eventuali carie o altre patologie andranno risolte e dopo si procederà al trattamento sbiancante. Altra controindicazione è la presenza estesa di protesi o otturazioni specialmente sui denti frontali. Queste ricostruzioni rimangono del loro colore e l’effetto finale dopo lo sbiancamento potrebbe non essere gradevole.
E’ importante sapere che durante e dopo lo sbiancamento dei denti (per 4 giorni) è necessario prestare particolare attenzione all’igiene orale (aspettare 30 minuti dopo il pasto prima di spazzolare i denti perché in questo intervallo di tempo lo smalto è più fragile) e, in secondo luogo, seguire una dieta bianca, cioè di evitare gli alimenti colorati come caffè, the, vino rosso e così via.
È importante anche evitare il fumo, la nicotina infatti può “attaccarsi” maggiormente allo smalto appena schiarito.

5) Quanto sbiancano i denti e per quanto tempo restano bianchi?

L’entità dello sbiancamento dipende molto dal colore e dai pigmenti all’interno del dente: in generale i denti più gialli sbiancano meglio di quelli con una tonalità più grigia. La durata dello sbiancamento dipende dalla concentrazione di principio attivo che si usa. Si va comunque dai 3 mesi per gli sbiancamenti light a un anno per quelli più performanti.

6) Lo sbiancamento sostituisce la pulizia?

Mai. Anzi la pulizia deve sempre precedere lo sbiancamento dei denti in quanto toglie le macchie esterne al dente consentendo al gel sbiancante di lavorare al meglio.

7) E i rimedi naturali?

Bisogna stare attenti, dentifrici abrasivi, bicarbonato e altri rimedi come limone e aceto danneggiano lo smalto del dente. Strisce sbiancanti e altri presidi reperibili in farmacia sono sicuri ma (per legge) con una bassa percentuale di perossido di carbamide e quindi non molto soddisfacenti nei risultati.

Per qualunque dubbio o domanda non esitate a contattarci.