Lo sport e i denti: cosa c’entrano tra loro? Chiedetelo a Carl Lewis…
Ancora una volta parliamo di prevenzione.
L’affermazione che praticare una corretta attività fisica è indispensabile per chiunque voglia mantenere un buono stato di salute è, fortunatamente, ormai assodata e tutti sanno che corrisponde a verità. E’ altrettanto vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e non tutti seguono questa prescrizione, ma in molti, al giorno d’oggi, ci provano e ci riescono.
Per coloro che vogliono praticare un qualsiasi sport con successo (e con successo non si intende raggiungere chissà quale risultato ma solo quello della buona salute) sia che si tratti di agonismo che di sport amatoriale, è necessario verificare prima dell’inizio della pratica sportiva vera e propria che il nostro organismo funzioni bene.
Per questo è sempre consigliata e in alcuni casi obbligatoria una visita da un medico sportivo. Questo accerterà la buona salute generale dell’organismo nelle sue funzioni fisiologiche. Generalmente verranno presi in considerazione l’apparato cardiocircolatorio, quello respiratorio, quello muscoloschetrico.
Quello che spesso si trascura è di fare un controllo dello stato di salute della bocca.
Sono anni ormai che è dimostrato come durante l’attività sportiva, le performance fisiche sono influenzate da un’occlusione dentale più o meno corretta.
Avendo qualche anno sulle spalle, ricordo bene uno dei primi casi in cui questa consapevolezza è diventata di dominio pubblico. Il velocista “figlio del vento” Carl Lewis correva indossando un inedito bite.
Questo perché una corretta occlusione dei denti consente di indirizzare in maniera corretta l’energia che si genera nei settori muscolari coinvolti durante una pratica sportiva. Mentre una bocca affetta da malocclusione può in qualche modo depotenziare la performance atletica di uno sportivo.
Ma al di là di quello che può essere la performance agonistica di uno sportivo, il ripristino di funzioni fisiologiche corrette che riguardano l’apparato masticatorio consente in ogni caso una migliore qualità della vita.
Per questo i preparatori atletici, gli allenatori, i fisioterapisti e chiunque si occupi di sport e formazione sportiva a qualunque livello sono investiti di una grande responsabilità, quella di essere le sentinelle epidemiologiche per tutti i disturbi funzionali che sono legati all’apparato oro-faringeo.
In questo modo l’inizio di un’attività sportiva può essere l’occasione di diagnosticare disturbi fino a quel momento sconosciuti.
I presidi terapeutici utilizzabili per il ripristino di una funzione orale corretta variano da caso a caso e possono andare da semplici bite che migliorino l’occlusione o realizzino un’occlusione ottimale, a terapie ortodontiche che correggano malocclusioni più importanti.
