
Sai cosa vogliono dire le parole che usa il dentista quando parla di prevenzione?
In studio capita quotidianamente di spiegare ai pazienti cosa devono fare per la salute della loro bocca. In particolare parliamo molto spesso delle pratiche di igiene orale necessarie per la prevenzione delle varie patologie che affliggono l’organo masticatorio.
Noi cerchiamo di comunicare sempre al meglio, usando le parole giuste per far capire cosa fare e cosa non fare nelle varie situazioni. A volte però, viene il dubbio che parole comuni, come “placca”, “tartaro”, “carie”, che noi professionisti diamo per scontate, non lo siano per niente per una persona comune. Per non parlare di termini astrusi come “scaling” che ogni tanto usiamo mentre siamo presi nelle nostre spiegazioni e ci sfugge di spiegarle in maniera comprensibile.
Capire chiaramente il significato delle parole (anche tecniche) della medicina è una premessa fondamentale per poter prendere delle decisioni consapevoli riguardo alla nostra salute.
Per questo nella sezione blog del nostro sito inseriremo alcuni post riguardanti “Le parole dell’odontoiatria e il loro significato” perché, come diceva Confucio: quando le parole perdono il loro senso, le persone perdono la libertà.
Cominciamo oggi con tre parole facili, quelle che abbiamo citato prima:
Placca.
Questo è un termine usato continuamente (non solo da noi dentisti, ma dalla pubblicità in televisione e sui giornali) se ne parla sempre perché in un certo senso è il nemico numero uno della salute orale. Cosa si intende per placca? Il termine completo è placca batterica e si tratta della patina morbida e bianco giallastra che ricopre i denti se non li laviamo nella maniera giusta. E’ costituita appunto dai batteri che vivono normalmente nella nostra bocca (alcuni buoni e altri cattivi per la nostra salute) e che si riproducono continuamente e che continuamente vanno rimossi perché non si accumulino.
Tartaro.
Questo termine è quasi sempre associato alla placca. Placca e tartaro però non sono sinonimi. Il tartaro è l’evoluzione della placca, nel senso che se la placca non viene rimossa, i sali di calcio presenti nella nostra saliva si fissano nella placca stessa indurendola, fino al punto di trasformarla in un’incrostazione che si può rimuovere solo con gli strumenti del dentista. Il tartaro è più dannoso della placca e può causare infezioni come gengiviti e parodontiti.
Carie.
Terzo termine più diffuso in pubblicità e nell’immaginario collettivo. La carie è una malattia del dente che ha sempre a che fare con la placca. Se questa non viene rimossa può demineralizzare lo smalto dei denti. Questi pian piano si forano (cariano) e se non vengono curati per tempo questo foro può allargarsi fino a coinvolgere la parte più interna e sensibile del dente e in alcuni casi portare anche alla perdita del dente stesso.