Cavadenti: i quando e i perché dell’estrazione di un dente
L’estrazione di un dente è una decisione difficile: cerchiamo di capire quando e perché…
I denti naturali sono un bene prezioso, che idealmente dovrebbero essere conservati per tutta la vita facendo prevenzione fin dalla più tenera età.
Purtroppo la realtà è diversa, nonostante siano sempre di più le persone che anche in tarda età possono usufruire di una dentatura naturale o almeno di una dentatura fissa su impianti osteointegrati.
Oggi quasi tutti i pazienti conoscono il valore della dentatura naturale e chiedono al dentista che propone un’estrazione se è proprio indispensabile estrarre quel dente.
In alcuni casi la necessità di togliere l’elemento dentario è evidente: se è fratturato, spezzato, distrutto dalla carie, tentennante per la malattia parodontale e così via.
In altri casi questa necessità è meno percepita dal paziente ed è compito del dentista spiegarla bene.
La cosa che più lascia perplessi i pazienti è l’assenza di dolore: perché devo togliere questo dente se non mi fa male?
Possono esserci gravi infezioni su denti irrecuperabili, che non fanno male. In questi casi commentare insieme la radiografia aiuta a far capire il problema.
Le situazioni più difficili da spiegare sono altre, però.
E’ il caso di pazienti con una dentatura terminale, abrasa, con vecchie devitalizzazioni, magari affetti da malattia parodontale, che masticano male ma si sono abituati a questa situazione e non sentono dolore.
Arriva un momento in cui l’estrazione di quei denti può ancora consentire di sfruttare l’osso rimanente per realizzare una riabilitazione con protesi ancorate su impianti osteointegrati, molto soddisfacenti sia dal punto di vista estetico che funzionale.
Cosa vuol dire oltrepassare quel momento, anche solo di poco tempo?
Può voler dire perdere ulteriore osso e rendere impossibile o molto più complicato, dal punto di vista chirurgico, realizzare le protesi di cui abbiamo parlato.
In questi casi diventa indispensabile una comunicazione corretta da parte del dentista, che spieghi al paziente con l’ausilio di radiografie tridimensionali e scansioni intraorali (che consentono di vedere la bocca in grandi dimensione sul computer) la gravità della situazione.
Concludendo è dovere del dentista far comprendere perché i denti devono essere tolti e i benefici che ne deriveranno in termini di salute orale e generale, in modo che il paziente stesso possa prendere serenamente la migliore decisione per la propria salute.