
Ogni quanto fare la pulizia dei denti dal dentista?
Questa è una domanda che viene posta molto frequentemente dai pazienti all’odontoiatra o all’igienista.
Si tratta di una domanda apparentemente molto semplice. Il senso comune suggerisce già alcune risposte: una volta all’anno oppure una volta ogni sei mesi se il paziente è fumatore e ha molte macchie che esteticamente non gli sono gradite.
In realtà la risposta non è per niente semplice e il malinteso nasce dal termine “pulizia dei denti” con il quale si indicano in maniera generica le manovre di igiene orale professionale.
Il senso comune suggerisce che “andare a fare la pulizia dei denti dal dentista” in fondo equivale a fare un trattamento “cosmetico” il cui risultato è avere i denti “puliti” che equivale a dire “più bianchi”.
E’ per questo che alcuni trovano accettabile fare delle sedute di “pulizia dentale” della durata di 15 o 20 minuti a prezzi stracciati. I denti alla fine sono effettivamente più bianchi e il risultato, quindi, è stato ottenuto.
Nella realtà l’igiene orale professionale è una terapia medica e non una terapia cosmetica.
Le linee guida della SIdP (Società Italiana di Parodontologia) cioè l’organo scientifico di riferimento per le patologie gengivali e dei tessuti di sostegno del dente, ci dice che la terapia causale per questo tipo di patologie (gengiviti e parodontiti che, oltre a causare la perdita dei denti, sono spesso associate a gravi malattie come il diabete)
comprende:
–Rimozione della placca batterica e del tartaro sopra gengivale e sotto gengivale con metodiche di detartrasi.
–Eliminazione di fattori ritentivi di placca sopra gengivali e sotto gengivali, quali otturazioni e margini protesici debordanti, carie, tartaro, cemento radicolare contaminato, per favorire le manovre di igiene orale e per ristabilire un’anatomia denti-gengivale favorevole al controllo di placca.
–Lucidatura e rifinitura delle superfici dentali.
I risultati attesi della terapia causale includono:
–Miglioramento del livello di collaborazione e partecipazione del paziente.
–Riduzione significativa e stabile della quantità di placca batterica e tartaro depositati sulle superfici dentali (al di sotto del 30%).
–Eliminazione o riduzione dei segni clinici di infiammazione marginale (quali rossore, edema e sanguinamento).
Per raggiungere questi obiettivi, durante la seduta di igiene orale professionale devono essere fornite istruzioni e spiegazioni che riguardano lo stato di salute gengivale, le modalità di pulizia dei denti domiciliare, consigli su prodotti specifici e così via.
Solo a questo punto, se non servono ulteriori terapie, l’igienista o l’odontoiatra, sulla base dello stato di salute del paziente, raccomanderà, dandone le motivazioni, dopo quanto tempo sarà opportuno fare un richiamo di igiene orale professionale.
Per fare tutto questo, chiaramente, sono necessari ben più di 20 minuti.