
Il filo interdentale, questo sconosciuto…
Oggi vogliamo fare chiarezza sull’uso di un semplice ma fondamentale strumento di prevenzione per le infiammazioni della bocca: gengiviti e parodontite.
Quando si pulisce la bocca con lo spazzolino da denti, questo agisce sulla faccia esterna del dente (verso le guance e le labbra), su quella interna (verso la lingua e il palato) e su quella che mastica.
Il dente però ha altre due superfici, quelle rivolte verso i denti vicini. Su questo lo spazzolino ha un effetto minimo…
Ed è qua che entra in campo il filo interdentale!!! (Anche gli scovolini in realtà, ma questa è un’altra storia di cui parleremo prossimamente…)
Esistono diversi tipi di filo: cerati, non cerati, monofilamento. Noi consigliamo questi ultimi, sono più semplici da passare e consentono di inserirsi anche tra denti molto stretti.
Ci sono poi dei fili speciali, come il Superfloss o l’Ultrafloss che hanno una punta rigida e una parte intermedia spugnosa. Questi di solito si prescrivono nel caso di protesi come ponti fissi in ceramica o restauri su impianti, per pulire zone difficilmente raggiungibili.
L’uso del filo in realtà non è molto diffuso. I pazienti trovano difficoltà ad usarlo, lo trovano fastidioso e poco pratico.
Per questo abbiamo realizzato con il Dr Filippo Costantini questo breve tutorial il cui scopo è quello di togliere ogni dubbio e consentire a tutti di trarre giovamento da questo semplice ma fondamentale strumento di prevenzione.
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