Il punto sugli antibiotici: cosa sono, come usarli e come evitare un futuro pericoloso!
Come dentista con qualche anno sulle spalle, posso portare una testimonianza diretta di quella che è la mia esperienza nell’uso di una famiglia di farmaci che viene da sempre molto impiegata in odontoiatria: gli antibiotici.
Diamo una definizione precisa di che cosa sono gli antibiotici. In questo caso prendo a prestito quella, perfetta, data dall’Istituto Superiore Di Sanità :
“Gli antibiotici sono medicinali utilizzati per curare o prevenire le infezioni causate da batteri.
Sono in grado di uccidere i batteri stessi e/o di prevenire la loro moltiplicazione e diffusione all’interno dell’organismo e la trasmissione ad altre persone.
In caso di infezioni non gravi causate da batteri, non è necessario ricorrere subito agli antibiotici poiché il nostro sistema immunitario è, nella maggior parte dei casi, in grado di risolverle autonomamente.”
La prima cosa che si capisce immediatamente da questa definizione è che gli antibiotici NON hanno alcun effetto sui virus perché i virus non sono batteri ma microorganismi patogeni di diverso tipo. Quindi gli antibiotici NON servono per il raffreddore, l’influenza, l’erpes, l’AIDS, il Covid 19, l’epatite e tutte le altre malattie virali.
Gli antibiotici invece funzionano sulle infezioni batteriche della pelle, o delle vie respiratorie, o delle vie urinarie e molte altre.
Quindi: come faccio a capire se, per esempio, ho una polmonite batterica o una polmonite virale?
Consultando il medico! Che in base alla sua diagnosi prescriverà gli antibiotici solo se rileva un’infezione batterica.
In realtà non funziona sempre così e il risultato è che (specialmente in Italia rispetto al resto del mondo) di antibiotici ne vengono usati troppi rispetto alle reali necessità e molto spesso vengono anche usati male.
Qual’è il problema di usare troppi antibiotici?
E’ che i batteri diventano resistenti e gli antibiotici non sono più in grado di ucciderli.
Cosa vuol dire usare male gli antibiotici?
Vuol dire usarli senza che un medico li abbia prescritti, oppure usarli senza seguire le regole scritte nel bugiardino o impartite dal medico stesso (prendere l’antibiotico regolarmente ogni x ore e per x giorni senza sgarrare).
Noi odontoiatri abbiamo bisogno degli antibiotici. Quando non esistevano, le infezioni legate ai denti erano spesso molto gravi.
Questa è la mia testimonianza: all’inizio della mia carriera, quando prescrivevo un antibiotico, dopo uno due giorni ottenevo la completa scomparsa dei sintomi, oggi è frequente dover cambiare due o tre tipi di farmaci diversi per avere un qualche effetto e anche così non sempre ci si riesce.
Nessun complotto qua, solo comportamenti sbagliati.
Troppo spesso i pazienti si presentano con gravi infezioni dopo aver fatto cicli su cicli di antibiotici, assolutamente inutili in quanto se non si curano i denti l’infezione continuerà a tornare.
Troppo spesso si prendono “per precauzione”, perché “li avevo in casa”, per un “paio di giorni”, e così via.
E in tutto questo si le infezioni (in generale, non solo quelle odontoiatriche) stanno tornando sempre più aggressive e difficili da sconfiggere.
Vi invito ad approfondire l’argomento al seguente indirizzo:
https://www.aifa.gov.it/-/antibiotico-resistenza-un-rischio-globale-che-richiede-strategie-condivise
Spero con questa newsletter di aver contribuito anche in una minima parte alla creazione di una “cultura della salute” che manca ancora troppo nel nostro paese e che noi cerchiamo di promuovere, giorno per giorno, nel nostro studio e nella nostra attività.